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Mica solo rose e fiori

venerdì 14 gennaio 2005

...Ovvio! Delusioni, scippi, tradimenti belli e buoni, qualche calunnia... Terra difficile, la Sardegna, a tempo pieno...
Hai voglia di pensare ancora, tu solo, al Codice d’Onore, a idealizzare, mitizzare... Come ci pensi, ti inguai: perché mentre tu sei lì, che ancora rispetti la parola, c’è già, sempre, qualcuno che punta a farti fesso.
O i “veleni”: conseguenza naturale dell’atto bilioso del mangiarsi il fegato per invidia, accidia e inedia. I “veleni” di Sardegna - se non ce l’hai un aereo a portata di mano per andartene al momento giusto - alla lunga possono pure corroderti, mangiarti vivo.
E chissà quante volte è successo...
E sì. Fedi, faide, feudi: come ti muovi - o anche, però come non ti muovi - rischi di finire invischiato in una di queste tre grandi nasse. Anzi, come tonnare: mattanza della libertà di ragionamento.
Perché in Sardegna ogni problema ha - vicino vicino, reale, fisicamente presente - il suo autore, la persona che lo crea e la corte dei famigli che lo protegge.
Se ti esce detto: «Peccato, però, tutte queste meraviglie non visitabili», diventa - dritto dritto - un attacco o una critica a chi le tiene chiuse, a chi non le valorizza e le lascia deperire, a chi - non facendo nulla di nulla - permette di fatto che scompaiano pezzo a pezzo.
Quindi, se sei in zona Cagliari-Oristano stai attaccando il Soprintendente di lì, Santoni Vincenzino. Se ti esce detto su in Barbagia che il nuovo museo di Nuoro è raccapricciante - ignorante, inadeguato (con le sue vetrine che condensano umidità) per le meraviglie che presenta - stai offendendo Maria Ausilia Fadda (la potente Soprintendente del Nuorese) che proprio così l’ha pensato. Persino se racconti di Berlusconi che fa collezione di menhir in “zona sua” per metterli in giardino al posto dei soliti nanetti che, certo, gli avrebbero creato qualche problema d’identità, be’ allora stai affermando che Francesco Nicosia, soprintendente di Sassari (la persona che per ruolo la Gallura dei menhir e dei vips dovrebbe proteggere, sorvegliare, valorizzare) non ha fatto bene il suo dovere.
Come parli, t’inguai, insomma...
E la paghi cara!
Alla faccia di ogni libertà di parola, pensiero, espressione...
Il problema vero è che in Sardegna - almeno in quella dell’Archeologia - la democrazia vera, non è mai arrivata. Le cariche i ruoli, le qualifiche vengono ancora sentiti come titoli nobiliari spagnoleggianti: son tutti signorotti del feudo che - da chissà quale imperatore, lontano lontano - è stato loro affidato. Satrapie senza controlli...
Risultato? Potere assoluto e strumenti di pressione affilatissimi per conservarlo.
Conseguenza? Una delle più disastrose gestioni del territorio archeologico che sia possibile trovare: con roba splendida da far conoscere, con gente splendida (centinaia di giovani archeologhi disoccupati) che potrebbero farla conoscere, ma con il relais che dovrebbe attivare il contatto - le Soprintendenze, spesso; qualche baroncino universitario, talvolta - che scarico, inadeguato, sbagliato non funziona.
Prima o poi la Sardegna potrebbe, dovrebbe anche farlo un Processo all’Archeologia dei Funzionari: indiziarli per omissioni di atti di ufficio quelli che l’hanno gestita così, negli ultimi dieci anni. Senonaltro per capirlo il come siano riusciti a tenerla così nascosta, nonostante tutti i suoi portenti millenari.
Vado tranquillo, ora.
Rappresaglie, fastidi e veleni li ho già subiti.
Ma proprio quella Giuria di Sapienti che stimo (insieme alle loro perizie e agli attestati della massa di lettori sardi che, conoscendolo davvero il territorio, hanno detto sì alla mia ricerca) mi ha fornito entusiasmo, energie e anticorpi per sopravvivere alle tossine di quei pochissimi altri che, invece, per fortuna, non stimo affatto.
Del resto la mia, dicevo, era una Lettera Aperta ai Sapienti. Scrivevo: «Consideratela - consideriamola - una lunga lunghissima Lettera Aperta a tutti i Sapienti che - per fortuna e per lavoro - conosco, ma anche a tutti quelli che non conosco. E ai curiosi, e ai tignosi. E a chi non s’inalbera subito per un’ipotesi nuova...».
Come può entrare - in un fuoco così ristretto - gentucola brava o conosciuta ovunque, ma solo nella gestione della loro Spocchia?
Una sola risposta in questi mesi ho dato...
Uno per tutti...
s.f.